Che cos'è il warchalking dopo l'arrivo del WPA?
La risposta è semplice: una flat xDSL,
una scheda wi-fi, un gesso e, soprattutto, la complicità di un terzo.
Quest'ultimo, infatti, disegnando un certo simbolo sulle strade o sui muri
nei pressi della propria abitazione o del proprio luogo di lavoro, comunica,
ai passanti che abbiano un pc portatile fornito di scheda wi-fi,
la possibilità di effettuare, in quell'area, un libero accesso wireless ad Internet:
a) pubblico;
b) a banda larga;
c) gratuito;
d) senza limiti di tempo.
Si tratta di un illecito e come tale deve essere considerato.
Ma dal veleno di un serpente è noto che è possibile ricavare l'antidoto:
analogamente, dal warchalking può nascere quello che il Movimento Costozero chiama peacechalking.
In cosa consiste questa "pace dei gessi"? Consiste nella messa a disposizione,
da parte delle amministrazioni pubbliche, delle scuole, delle università, delle associazioni culturali,
di punti di libero accesso wireless ad Internet:
a) pubblici;
b) a banda larga;
c) gratuiti;
d) senza limiti di tempo;
e) per la navigazione
su siti istituzionali, amministrativi, informativi e culturali.
Inoltre, grazie alla tecnologia mesh, il peacechalking potrebbe dare vita a vere e proprie comunità virtuali senza fili: ma esse resteranno solo un sogno, se il legislatore non saprà anteporre il principio di condivisione agli interessi economici degli operatori di telecomunicazioni.